Nei giorni scorsi, nella Biblioteca “Alfonso Giorgi” del Comune di Ferentino, è stato presentato il libro del dottor Sergio Patrignani, “A quei tempi”: trent’anni di vita di un primario di provincia molto lontani nel tempo e diversi dagli attuali”.
Con questo libro, l’autore, 86 anni, ha voluto raccontare la sua gioventù in Romagna, nei difficili anni della guerra, la vita universitaria a Roma e l’attività di primario di provincia, a Ferentino e Magliano Sabina.
Nel testo, oltre all’aspetto biografico, emerge l’enorme diversità della medicina del passato rispetto a quella di oggi. Diversità di sistemi, di risorse e, forse, anche di approccio umano.
“Lo spirito di questo libro – ha spiegato il dottor Patrignani – nasce dalla passione e dalla vita di medico, ma anche dalla speranza di poter interessare e invogliare i giovani, dotati di entusiasmo e di spirito di sacrificio, a intraprenderla”.
Molto emozionanti le pagine che l’autore ha voluto dedicare al periodo professionale trascorso a Ferentino, tappa fondamentale della sua carriera medica, ma anche occasione per ricordare affetti, amicizie, esperienze.
“Una grandissima emozione nel tornare a Ferentino – ha aggiunto l’autore del testo – dove ho iniziato la carriera e dove ho avuto la fortuna di conoscere Gino Savona e Domenico Pompeo, grandi compagni. Così come Giuseppe Di Torrice. Un pensiero molto caro per me è anche quello di Vincenzo Finocchiaro e di tanti cordialissimi collaboratori”.
A fare gli onori di casa in occasione della presentazione del libro, il sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo, l’assessore alla pubblica istruzione, Francesca Collalti, il responsabile della Biblioteca, Roberto Ruffini e Luigi Martini, già Presidente USL Fr 3.
“Con molto piacere – ha dichiarato il sindaco Antonio Pompeo – abbiamo voluto ospitare la presentazione del volume del dottor Sergio Patrignani. Una circostanza per apprezzare e rendere il dovuto tributo a un professionista che tanto bene ha operato nel nostro territorio, ma anche la possibilità di conoscere e approfondire una pagina importante della nostra storia recente”.