“Le canzoni della cupa”…il nuovo progetto di Vinicio Capossela

“Le canzoni della cupa”…il nuovo progetto di Vinicio Capossela

Vinicio Capossella,  non più il venticinquenne sbarcato al Club Tenco dietro la magistrale guida di Francesco Guccini, bensì  un fantastico cinquantenne che continua ad amare in modo viscerale le sue creature al limite del fantastico, quasi fossero uscite da una fiaba. Nel suo ultimo lavoro ha deciso di indossare gli abiti di un vero e proprio cantastorie, non di quelli comuni, ma unico nel suo genere, in un lontano clima da west di casa nostra: ” Non a caso – dichiara – la famiglia di Sergio Leone è di un paese delle mie zone, Torella dei Lombardi”. Il titolo del nuovo lavoro “Le canzoni della cupa” è racchiuso in duplice cd. Il primo  denominato “Polvere”, mentre il secondo “Ombre” dove rivive quel mondo fantastico e suggestivo da creature mitologiche che si muovono nelle tenebre e di cui Capossela, è abile domatore.Ha voluto definirlo “un doppio parto” con una gestazione durata quasi 13 anni, la prima registrazione infatti realizzata nel 2003 è finita per molto tempo nel “dimenticatoio” attendendo che i tempi fossero maturi. Dopotutto è proprio Vinicio a ribadire con forza che il suo lavoro debba essere posto “al riparo della civiltà dell’orologio”. Il titolo dell’intera opera si riferisce ad un antichissimo  strumento, la cupa cupa appunto (una sorta di putipù), richiede, l’utilizzo di antichissimi strumenti come plettri, la fisarmonica, il charango, la kalimba. Insomma una vera e propria fuga folk sulle orme del grande Dylan che facendo folk ha trovato la sua forza, non soggetta all’usura del tempo.Il tour, così come l’opera, sarà suddivisa in due momenti. Inizierà il tour”polvere” in estate a far data dal 28 giugno  a Roma, mentre per le “ombre” dovremo attendere l’autunno. Anche in questo, il grande autore  ha saputo cogliere la perfetta unione tra “natura” e ” musica”.

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