Straordinaria edizione del 67 °Festival della Canzone Italiana, unica per gli ascolti, unica per la “riuscita” della conduzione dalle larghe intese: mamma RAI incontra la figlia illegittima Mediaset…ed è subito amore e successo.
Il palco dell’Ariston…Carlo Conti e Maria De Filippi…nulla da eccepire…ma qualcosa è mancato!
Si perché non raccontiamoci frottole, tutti nell’ascoltare: “Dirige l’orchestra…”, un tuffo al cuore, tutti abbiamo atteso il suo nome: BEPPE VESSICCHIO.
Giuseppe Vessicchio, conosciuto col diminutivo di Peppe o Beppe, musicista, arrangiatore, direttore d’orchestra…di fama e bravura ormai testimoniata da un curriculum di tutto riguardo.
Ma per tutti gli italiani, lui il direttore buono, dall’aria severa e al contempo rassicurante, dalla grande somiglianza con il Verdi delle amate, care e ormai vecchie 1000 lire.
E se la svolta epocale c’è stata, così come tutti l’ hanno definita, e se una scimmia “ballerina” ci ha ricordato di essere animali nudi…si è mancato lui: Beppe Vessicchio…meritato riposo per un grande Maestro, che, intervistato sulla sua assenza, ha dichiarato: “Vorrei evitare l’effetto presepe,sapete Giuseppe e Maria!”, ha però colto l’occasione per presentare la sua ultima opera letteraria, “La musica fa crescere i pomodori”, un saggio pop autobiografico, ricco profondo e divertente sul talento e sulla passione e la capacità di trasferirla nella cura delle cose.
Insomma, anche per Beppe forse la svolta? La bacchetta cede il posto alla penna…beh ….com’è che si dice?
Comunque vada sarà un successo!!!!!